statistiche free Novità per l'anno accademico 2022/23: il Senato approva le nuove fasce di contributo allo studio - We Love Unict We Love Unict — L'università a portata di tutti weloveunict

Le tasse pagate dagli studenti iscritti all'Università di Catania sono e saranno ancora tra le più basse del Sud Italia. Questo è quanto è stato deciso dalle misure attuate dall’Ateneo per continuare a contrastare gli effetti negativi post-pandemia sulle finanze degli studenti e delle loro famiglie, soprattutto per gli studenti con maggiore necessità.

Le misure accolte prevedono un pacchetto di servizi aggiuntivi per gli studenti e sono state decise dal Senato accademico nella seduta del 29 marzo 2022, riscontrando il pieno consenso della rappresentanza studentesca con la previsione del mantenimento della no-tax area fino a 22.000 euro di Isee.

No tax area: resta uguale

Avere un supporto oneroso risulta essere fondamentale per alcuni studenti universitari. A tal proposito infatti, la no tax-area rimane invariata. Ecco le parole del direttore generale Giovanni La Via.

«La misura della “no tax area” a 22.000 euro consentirà al 50% dei nostri studenti di non pagare le tasse universitarie, ma solo il contributo regionale per il diritto allo studio - comunica il direttore generale Giovanni La Via - Dal prossimo anno accademico probabilmente dovremo far fronte al mancato contributo statale, una misura adottata dal Governo in pieno stato emergenziale a causa della pandemia che ha consentito all’Università per l’anno accademico in corso di innalzare la soglia Isee da 14.000 a 22.000 euro e venire incontro agli studenti meno abbienti. Questa amministrazione ha deciso, nonostante la possibile assenza del sostegno statale, di mantenere la “no tax area” inalterata a 22.000 di Isee ricontrollando il quadro complessivo della contribuzione, sulla base del principio costituzionale di ridistribuzione della ricchezza».

Le nuove fasce disponibili

Secondo le nuove misure che dovranno essere approvate anche in Consiglio d’Amministrazione d’Ateneo saranno previste più fasce di Isee, quali:

  • la prima fascia (0-22.000 euro) prevede un contributo degli studenti pari a zero;
  • la seconda fascia (22.001-30.000 euro) prevede un contributo calcolato moltiplicando il coefficiente 0,07 per la parte eccedente i 22.000 euro e il contributo massimo sarà uguale a 560 euro;
  • la terza fascia (30.001-53.697 euro): prevede che, oltre al contributo dei 560 euro, il coefficiente è 0,046 e si moltiplica per la parte eccedente i 30.000 euro di Isee, in questo caso il contributo massimo sarà uguale a 1.650 euro;
  • la quarta fascia (53.698-75.000 euro) il coefficiente è 0,02347 e si moltiplica per la parte eccedente i 53.697 euro di Isee, a cui va aggiunto il contributo di 1.650 euro e il contributo massimo sarà uguale a 2.150 euro;
  • in quinta fascia rientreranno gli studenti con Isee superiore a 75.000 euro e il loro contributo sarà uguale a 2.150 euro.

«L’incremento delle tasse - ha continuato il direttore generale - interesserà solo ed esclusivamente gli studenti che rientrano in quarta e quinta fascia (con Isee superiore a 53.697 euro), mantenendo comunque importi decisamente più bassi rispetto agli altri atenei del Sud Italia. In seconda e terza fascia rientrano circa 14.000 studenti del nostro ateneo, mentre in quarta e quinta fascia circa 6.000. Questo nuovo quadro - conclude - ci consentirà di ampliare la platea di studenti che non pagheranno tasse e di mantenere inalterata la pressione contributiva sugli iscritti con Isee fino a 53.697 euro».

Pacchetto di nuovi servizi: ecco quali

Il Senato accademico ha autorizzato anche un pacchetto di servizi aggiuntivi che consistono in:

  • rimborso delle spese di trasporto urbano e extraurbano per le sedi decentrate di Ragusa e Siracusa;
  • assegnazione temporanea di 500 pc agli studenti in possesso dei requisiti di reddito;
  • il prolungamento dell’apertura di un’aula studio al centro di Catania fino a mezzanotte;
  • la possibilità di sottoscrizione di un abbonamento agevolato al Cus Catania al momento dell’iscrizione;
  • agevolazioni per l’acquisto di biglietti per attività culturali e per abbonamenti a giornali di approfondimento;
  • potenziamento del servizio metro shuttle e del collegamento tra la stazione e il centro di Catania;
  • installazione di distributori di assorbenti a prezzo ridotto nelle sedi universitarie.

 

Articolo a cura di: Rita Elisabeth Rubino.