statistiche free Ripetizione esame: facciamo il punto - We Love Unict We Love Unict — L'università a portata di tutti weloveunict

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Tanto si è detto in merito all'abolizione della possibilità per gli studenti di ripetere un esame dato. Abbiamo deciso di pubblicare la lettera aperta che il  Senatore Thomas Piticchio dell'Associazione Libertas ci ha inviato, lettera della quale l'Associazione We Love Unict condivide pienamente i contenuti. Riportiamo fedelmente il testo:

 

Cari colleghi,

scrivo questa lettera aperta a tutti gli studenti dell’ateneo catanese che ho l’onore di rappresentare in Senato Accademico, perché in questi ultimi giorni tante sono state le frasi rivolte direttamente ed indirettamente nei miei confronti.

Nello specifico l’UNICITA’ del mio voto negativo nel Senato Accademico di giorno 24/02/2015 relativo all’eliminazione della possibilità di poter ridare le materie è stato osteggiato, criticato e purtroppo anche distorto nel suo vero senso e valore.

Rispetto la posizione assunta dagli altri rappresentanti degli studenti presenti alla votazione e comprendo le ragioni del loro voto favorevole, ma proprio per questo motivo pretendo che anche il mio voto negativo sia in primis rispettato soprattutto nel suo significato intrinseco.

Purtroppo invece c’è chi si è permesso di dire che il voto negativo espresso da tutta l’Associazione Libertas a tale provvedimento tramite la mia persona è stato solo un atto populista e demagogico, tentando di depauperare questa scelta, oggettivamente contro corrente, della sua vera essenza.

A tali soggetti dico che saranno i colleghi tutti a fare considerazioni, positive o negative che siano, sull’operato di ognuno di noi e nessuno studente universitario ha bisogno di sentire attacchi gratuiti, da alcuni rappresentanti verso altri rappresentanti, per crearsi una propria opinione in merito alla questione, poichè questo sarebbe un insulto allo spirito critico di tutti.

Inoltre è stato anche detto che prima di votare tutti i 6 senatori/studenti fossero d’accordo sull’espressione del voto positivo, ma io quel giorno sono stato il primo della rappresentanza studentesca ad arrivare in aula e non c’è stata alcuna riunione tra di noi per concordare la linea da seguire o se c’è stata non ne sono stato informato.

Per giunta alcune ore prima avevo sentito uno degli altri 5 rappresentanti dicendogli espressamente che per il punto dell’adeguamento al CUN io avrei fatto un intervento esprimendo voto contrario!!!

Ora ho già parlato troppo di altri e questo non è nel mio stile -come si evince nel mio comunicato precedente- ma in questo caso ci tenevo a fare delle debite precisazioni; quindi torno a parlare di scelte e di idee, così come penso si debba portare avanti l’impegno universitario, pertanto riporto di seguito le motivazioni del mio voto negativo che in molti mi hanno chiesto di conoscere nello specifico:

“Magnifico Rettore e componenti tutti del consesso di cui mi pregio di far parte,

pur comprendendo in maniera chiara i ristrettissimi margini di manovra del nostro ateneo riguardo l’oggetto del punto 16 all’ordine del giorno (24/02/2015),ritengo ugualmente opportuno manifestare dissenso, a nome di tutti i colleghi che rappresento, verso tale adeguamento in quanto reputo inammissibile che la vita accademica odierna sia ancora soggetta a delle norme così risalenti nel tempo che chiaramente non rispondono alle esigenze studentesche dei nostri giorni.

Tenuto anche conto che lo stesso CUN non si è adoperato nel fornire un regime transitorio in grado di regolamentare il passaggio tra la vecchia disciplina e la nuova, imponendo per di più, di fatto,  un immediato recepimento del parere, subordinando l’approvazione dell’articolo 37 del Regolamento Didattico d’Ateneo alla modifica dell’articolo 18.

Sarà così praticamente eliminato dall’oggi al domani e nel pieno dell’anno accademico un valido strumento sul quale gli studenti facevano affidamento, pianificando anche le proprie scelte accademiche, in virtù della regolamentazione didattico presente fino ad ora.

Creando così disorientamento in tutta la comunità studentesca e cogliendo comprensibilmente impreparati gli organi di governo dell’ateneo ad affrontare tale situazione.

Per tali motivi esprimo il mio voto negativo a tale punto all’ordine del giorno, il quale ha l’obiettivo di esprimere un chiaro segnale di protesta verso gli organi ministeriali, pur tuttavia tengo ad esprimere la mia piena disponibilità e collaborazione nei confronti del Senato Accademico.”

Concludendo cari colleghi, l’Associazione Libertas tutta ha sentito la necessità di esprimere un dissenso VERO verso il Ministero e l’irritazione di tutta la comunità studentesca e per fare ciò, con i fatti invece che con le parole, ha votato contraria all’adeguamento del Regolamento Didattico d’Ateneo secondo le IMPOSIZIONI del CUN, lungi da me l’intenzione e la volontà di rallentare le attività del nostro Ateneo.

Vi lascio con un pensiero che spesso mi piace rileggere:

“In quanto alla loro vita di giovani di domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo di amare la legge è di obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate.” Cit. Don Lorenzo Milani